Giovedi, 28 marzo 2024 - ORE:19:00

Il caffè stimola la memoria

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La leggenda del caffè

Avete passato una notte insonne? Le palpebre cadono giù e rischiate di addormentarvi in piedi? Una tazza di caffè è quello che fa per voi. Diffuso in Europa fin dal 1600, il caffè è sempre stato conosciuto per le sue proprietà eccitanti, poiché è in grado in breve tempo di allontanare la sonnolenza e risvegliare le mente.
Una delle leggende legata alla sua scoperta fa proprio riferimento a questo: si narra che un pastore di nome Kaldi stava portando le sue pecore al pascolo quando notò che esse vagabondavano con energia insolita dopo aver mangiato alcuni semi. Il pastore macinò quindi questi semi e ottenne una bevanda che gli permise di stare sveglio tutta la notte.

Il caffè stimola la memoria

Quello che molti non sanno è che il caffè è un ottimo aiuto alla memoria.
Uno studio di Daniel Borota della Hopkins University ha dimostrato infatti che l’assunzione di 200 mg di caffeina, l’equivalente di 2 tazzine di caffè, dopo un test di apprendimento migliora notevolmente le prestazioni.
I ricercatori hanno diviso 160 volontari in due gruppi, a cui era chiesto di osservare delle immagini; al primo gruppo venivano poi somministrati 200 mg di caffeina, e al secondo gruppo un placebo.
Dopo 24 ore, veniva chiesto ai volontari di osservare altre immagini, alcune delle quali erano uguali a quelle del giorno precedente e altre simili o diverse: il risultato è stato che i soggetti del primo gruppo, che avevano ricevuto caffeina, erano notevolmente migliori degli altri nel distinguere tra le immagini già viste e quelle nuove.
Gli scienziati hanno quindi ripetuto il test, somministrando caffeina prima del test di riconoscimento: in questo caso non sono emerse differenze sostanziali tra i due gruppi.
Questo significa che la caffeina interveniva nel processo di consolidamento della memoria e non nella sua creazione: essa non era tanto importante quindi per creare il ricordo delle immagini, ma per conservare l’immagine nella sezione della memoria a lungo termine, impedendo la distruzione del ricordo dopo pochi minuti.

memoria

Attenzione a non eccedere

Una bella tazza di caffè durante lo studio pre-esame quindi non può che fare bene perché appunto aumenta la nostra capacità di ricordare; ma attenzione a non esagerare!
200 mg sono la dose consigliata: aumentando la assunzione, gli effetti sulla memoria non cambiano, ma un eccesso di caffeina ha conseguenze negative sull’organismo, inducendo tachicardia, tremori, mal di stomaco fino all’avvelenamento per dosi troppo elevate.



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