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E’ morta Rita Levi Montalcini. Addio alla scienziata premio Nobel

morta Rita Levi Montalcini

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30 Dicembre 2012: poco dopo pranzo, Rita Levi Montalcini, nella sua abitazione in Via di Villa Massimo, si spegne con serenità nel proprio letto, e un’ondata di cordoglio e profondo dispiacere si spande in questo pomeriggio di fine anno, investendo autorità scientifiche e politiche, rappresentanti istituzionali di tutto il mondo, studenti, famiglie, ragazze e ragazzi, nessuno escluso.

Tutto ciò testimonia quanto è stato fatto e quanto verrà ricordato di una donna straordinaria, dalla tenacia e dalla perseveranza se non uniche non comuni, che fungano da esempio innanzitutto per tutti coloro i quali si avviano per il difficile e tortuoso cammino che è la ricerca scientifica oggigiorno, ma non sono per loro: l’impegno sociale di Rita Levi Montalcini si è spinto ben al di là delle mere implicazioni scientifiche delle proprie scoperte, e lei stessa si è fortemente battuta, come il Galilei brechtiano, affinché l’uomo di scienza si caricasse coscientemente delle proprie responsabilità sociali e politiche.

La carriera di Rita Levi Montalcini, brillante ed incredibilmente ricca di importanti avvenimenti, è un avvicendarsi di studi appassionati e ricerche incessanti – addirittura nascosta nella propria camera da letto, in seguito all’emanazione in Italia delle leggi razziali nel 1938 –, culminate nel Premio Nobel per la Medicina nel 1986 per la cruciale scoperta di un essenziale composto proteico per la comprensione dello sviluppo e dell’accrescimento fisiologico e patologico del neurone, unità cellulare strutturale di base dei tessuti nervosi, il Nerve Growth Factor ( Fattore di Crescita Neuronale ) o NGF.

Rita levi Montalcini: Profondo lutto per la comunità scientifica

Lei stessa assumeva NGF per gocce oculari in seguito ad una maculopatia diagnosticatale, che le ha inibito progressivamente le capacità visive: nonostante questa ed altre patologie sviluppatesi con l’avanzare degli anni, Rita Levi Montalcini ha sempre perseverato nei propri intenti di ricerca – emblematica a questo proposito la fondazione dell’EBRI ( European Brain Research Institute ) a Roma, per lo studio approfondito della fisiopatologia del sistema nervoso centrale proprio a partire dalle conoscenze sull’NGF – e nella tutela dei diritti umani e delle donne, soprattutto in zone di guerra.

Rita Levi Montalcini si è distinta, tra l’altro, per la fondazione nel 1998 della sezione italiana dell’associazione Green Cross International, organizzazione non governativa riconosciuta dalle Nazioni Unite e presieduta da Mikhail Gorbaciov; nel 1992 ha invece sancito la nascita, insieme alla sorella gemella Paola, della Fondazione Levi Montalcini, in memoria del padre, per la tutela della formazione e dell’educazione dei giovani, che prevede l’assegnazione di speciali borse di studio ad universitarie africane, con lo scopo di formare una leadership femminile nei loro Paesi d’origine che promuova lo sviluppo delle pari opportunità anche a livello scientifico.

Le sue scoperte in campo medico e neurobiologico, così come il suo impegno nel sociale, testimoniati entrambi dalle molteplici onorificenze conferitele, fanno di Rita Levi Montalcini non solo un obiettivo di vita a cui tendere, ma anche uno spunto, un trampolino da cui prendere lo slancio per migliorarsi e per migliorare le scoperte scientifiche che già abbiamo fatto nostre, facendo del punto di arrivo di alcuni dediti scienziati il nostro punto di partenza.

 

La storia di Rita Levi Montalcini:

  • Nasce a Torino il 22 Aprile 1909, figlia di Adamo Levi,ingegnere elettrotecnico, e della pittrice Adele Montalcini.
  • All’età di vent’anni comincia a studiare Medicina presso la Scuola Medica dell’istologo Giuseppe Levi. Nonostante le vicissitudini del Secondo Conflitto Mondiale, riesce a laurearsi nel 1936.
  • Nel 1938 è costretta a riparare, insieme all’istologo Levi, in Belgio, in seguito all’emanazione delle leggi razziali in Italia.
  • Dal 1938 comincia i suoi studi sul sistema nervoso dei Vertebrati, che culmineranno nel 1947 con l’invito a proseguire le sue ricerche al dipartimento di Zoologia della Washington University ( Missouri, USA ); proseguirà lì le sue ricerche fino al 1977.
  • Nel 1951 – 1952 le sue ricerche conducono Rita Levi Montalcini alla scoperta dell’NGF, fattore di crescita proteico essenziale per lo sviluppo e la rigenerazione del tessuto nervoso sensoriale, del sistema simpatico,e, come verrà dimostrato successivamente sempre da suoi studi, del sistema nervoso centrale, del sistema immunitario ematopoietico e delle cellule ad azione neuroendocrina.
  • La scoperta dell’NGF porta alla più che meritata assegnazione a Rita Levi Montalcini e a Stanley Cohen del Premio Nobel per la Medicina, motivata come segue: «La scoperta dell’NGF all’inizio degli anni ’50 è un esempio affascinante di come un osservatore acuto possa estrarre ipotesi valide da un apparente caos. In precedenza, i neurobiologi non avevano idea di quali processi intervenissero nella corretta innervazione degli organi e tessuti dell’organismo».
  • Risale al 1961 – 1969 la direzione del Centro di Ricerche di Neurobiologia del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Roma ( CNR ), in collaborazione con l’Istituto di Biologia della Washington University del Missouri, che si continua nella direzione del laboratorio di Biologia Molecolare fino al 1979. Continua a lavorare come ricercatrice e come guest professor fino al 1989, e da lì al 1995 si impegna nel Centro Ricerche di Neurobiologia del CNR in qualità di superesperta.
  • Dal 1993 al 1998 presiede l’Istituo dell’Enciclopedia Italiana.
  • Tra i suoi riconoscimenti, Rita Levi Montalcini vanta l’ammissione all’Accademia dei Lincei, all’Accademia Pontificia, alla Royal Society ed alla National Academy of Sciences statunitense. Tra le lauree ad honorem si annoverano quelle presso le Università di Uppsala ( Svezia ), Weizmann-Rehovot ( Israele ) e St. Mary ( Usa ). E’ stata inoltre insignita del Premio Feltrinelli, del Premio Albert Lasker per la ricerca medica, del Premio Internazionale Saint-Vincent.
  • Il primo Agosto 2001 viene nominata senatrice a vita dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi.
  • Nel marzo 2012 rivolge un appello al Governo Monti insieme al senatore Ignazio Marino ( Partito Democratico ) “affinché non cancelli il futuro di tanti giovani ricercatori, che coltivano la speranza di poter fare ricerca in Italia. Il decreto legge sulle semplificazioni cancella i principi di trasparenza e merito alla base delle norme che dal 2006 hanno consentito di finanziare i progetti di ricerca dei giovani scienziati under 40 attraverso il meccanismo della peer review, la valutazione tra pari”.
  • Al 1992 risale la creazione della Fondazione Levi Montalcini, al 1998 la fondazione della sezione italiana di Green Cross International, al 2001 dell’EBRI a Roma.
  • In occasione del suo centesimo compleanno è stata invitata all’Istituto Superiore della Sanità ( ISS ), dove le è stata intitolata un’aula ove vengono custoditi i documenti degli scienziati insigniti del Premio Nobel che hanno studiato presso l’ISS. In un discorso all’ISS in tale data Rita Levi Montalcini ha detto: “ Oggi alla gioventù presente posso dire che l’unico segreto che trasmetto è: mai pensare alla nostra persona, ma vedere il mondo intorno a noi, pensare alla stupenda bellezza della Natura e dell’Uomo.”

 

Citazioni di Rita Levi Montalcini:

  • A me nella vita è riuscito tutto facile. Le difficoltà me le sono scrollate di dosso, come acqua sulle ali di un’anatra.
  • Bisogna dire ai giovani quanto sono stati fortunati a nascere in questo splendido Paese che è l’Italia.
  • Ho perso un po’ di vista, molto l’udito. Alle conferenze non vedo le proiezioni e non sento bene. Ma penso più adesso di quando avevo vent’anni. Il corpo faccia quello che vuole. Io non sono il corpo: io sono la mente.
  • [ Riferendosi all’increscioso episodio delle stampelle pateticamente e vergognosamente offertele da Francesco Storace ] : Mi rivolgo a chi ha lanciato l’idea di farmi pervenire le stampelle per sostenere la mia “ deambulazione “ e quella dell’attuale Governo, per precisare che non vi è alcun bisogno. Desidero inoltre fare presente che non posseggo “ i miliardi “, dato che ho sempre destinato le mie modeste risorse a favore non soltanto delle persone bisognose, ma anche per sostenere cause sociali di prioritaria importanza. A quanti hanno dimostrato di non possedere le mie stesse “ facoltà “, mentali e di comportamento, esprimo il più profondo sdegno non per gli attacchi personali, ma perché le loro manifestazioni riconducono a sistemi totalitari di triste memoria.
  • In fin dei conti, non temete i momenti difficili. Il meglio scaturisce da lì.


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