Giovedi, 25 aprile 2024 - ORE:21:54

Vitamine e integratori, differenze e utilizzi

vitamine e integratori

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Un po’ di storia della medicina: la scoperta delle vitamine

Correva l’anno 1912 quando il biochimico polacco Kasimir Funk, scoprendo la tiamina ed osservando che essa conteneva un gruppo amminico, coniò il termine vitamina. Il nome definiva esattamente un composto, un’ammina per la precisione, senza la quale la vita di un organismo non poteva procedere in modo fisiologico e normale. Negli anni precedenti gli studi di Funk era stato effettivamente osservato che una dieta a base di proteine, carboidrati e sali minerali non era sufficiente a garantire la sopravvivenza di un individuo: quando in tale dieta mancavano composti essenziali, quali la tiamina – futura vitamina B1 -, i soggetti sviluppavano gravi patologie o deficit che minacciavano la loro stessa sopravvivenza.

Ma a cosa servono effettivamente le vitamine?

La vitamina rappresenta dunque un composto, non necessariamente amminico – anche se il nome è rimasto inalterato -, che espleta la sua azione essenziale agendo come coenzima nelle molteplici reazioni biochimiche dell’organismo, permettendo alle molecole proteiche note come enzimi di far avvenire le reazioni chimiche di loro competenza in tempi compatibili con la vita. Le vitamine sono le controparti inseparabili degli enzimi, l’altra faccia della medaglia, che in questo caso è un piccolo tassello nel mosaico dei processi metabolici che in ogni istante della nostra vita vanno avanti in ciascuna delle nostre cellule.

integratori

Vitamine ed integratori sono la stessa cosa?

Paragonare gli integratori con le vitamine sarebbe improprio. Il mondo degli integratori è molto più vasto, e comprende una sottofamiglia di composti che vanno sotto il nome di integratori vitaminici: questi, sebbene non siano indispensabili – anzi talora superflui – se si segue di una dieta bilanciata e normale, divengono essenziali per quelle persone incapaci, per malattie spesso di origine genetica o per semplice malnutrizione, di sopperire al minimo fabbisogno giornaliero di questi composti.

Ogni vitamina, come ogni integratore, ha infatti la sua dose giornaliera consigliata, che non sempre è la stessa nei vari Paesi del mondo o che talora non è riconosciuta come tale da tutte le comunità scientifiche; su questo aspetto hanno una discreta influenza gli accorgimenti ed i regimi terapeutici sanciti per legge: un esempio è la regolamentazione dell’assunzione di determinati composti, quali il retinolo ( vitamina A ) e l’acido folico ( vitamina B9 ), per le donne in gravidanza statunitensi.

Gli specialisti del settore esprimono sempre e comunque un UL ( Upper safe Level: limite massimo di assunzione del composto in completa sicurezza ) e le RDA ( Recommended Dietary Allowances, ovvero le disposizioni per un regime terapeutico adeguato ).

Vitamine e integratori possono essere dannosi?

Come ogni composto chimico ed ogni cosa in Natura, se assunte in eccesso queste molecole possono arrecare danni all’organismo, talora anche gravi: sebbene rare, sono state documentate intossicazioni da parte di quelle vitamine che sono liposolubili, e quindi accumulabili nel nostro organismo – principalmente nel fegato -, cioè le vitamine A, D, E, K e Q. Al contrario di queste vitamine appena citate, le vitamine idrosolubili in eccesso vengono solitamente escrete con le urine.

Anche altri tipi di integratori possono risultare dannosi per il corpo: un esempio è una scriteriata assunzione di iodio, usato per prevenire disfunzioni tiroidee e che deve essere opportunamente dosato; altri casi, ben più comuni e frequenti, sono quelli che riguardano gli integratori a base di sali minerali e di creatina: nel caso dei sali minerali un’assunzione eccessiva, invece che ristabilire l’equilibrio idrosalino in seguito all’attività fisica, non solo grava sul rene – poiché l’eccesso di sostanze solubili in acqua viene alla fine sempre smaltito a quel livello -, ma può addirittura arrivare, in altissime concentrazioni, ad alterare i delicati potenziali elettrici di membrana che vigono all’interfaccia fra l’esterno e l’interno delle cellule, con conseguenze più o meno gravi a seconda del tipo di cellula interessata; la creatina, che dovrebbe fornire, assieme ad altri integratori proteici, il giusto apporto di energia ed azoto agli sportivi che esercitano quotidianamente i propri muscoli e che quindi andrebbero facilmente incontro a fenomeni di affaticamento, viene spesso assunta in quantità eccessive che, a lungo termine, gravano pesantemente sull’apparato emuntorio renale.

le vitamine

Altri integratori

Al di là di quei composti che, in aggiunta alla dieta che per qualche motivo è carente di essi, fungono da sostituti di quelle vitamine che non riusciamo a ricavare in altro modo, esistono altri tipi di integratori:

gli integratori di sali minerali e proteine aiutano a ristabilire il bilancio di sali e dell’azoto alterati da strenua ed assidua attività fisica.
lo iodio viene somministrato per evitare certe disfunzioni tiroidee; in certe regioni del mondo si parla di gozzo endemico, proprio perché questa manifestazione di ipotiroidismo è particolarmente accentuata in quei luoghi in cui, per un motivo o per un altro, il fabbisogno giornaliero di iodio non viene raggiunto: per evitare queste complicanze, è norma comune aggiungere una minima quota di iodio al sale da cucina, detto appunto sale iodato.
gli integratori sostitutivi del pasto sono un insieme di composti che dovrebbero fornire tutto il necessario dal punto di vista vitaminico ed energetico all’organismo, mantenendo un basso profilo di apporto calorico.
gli integratori energetici sono un mix complesso di sostanze come zuccheri semplici, zuccheri complessi e vitamine, che dovrebbero favorire e ridare tono alle attività “spontanee” dell’organismo, come battito cardiaco, respirazione, digestione, mantenimento della temperatura corporea.
– integratori a base di fibre oppure probiotici.

In ultima analisi dunque, che si tratti di vitamine o altri composti, bisogna sempre tenere presente che tutte queste sostanze sono naturalmente presenti nei cibi e nelle bevande che assumiamo: una dieta effettivamente equilibrata dovrebbe essere in grado di fornirci tutto ciò di cui abbiamo bisogno, nessuna vitamina esclusa, permettendoci di vivere bene ed in salute. Gli eccessi nell’uso degli integratori, che peraltro andrebbero assunti per tempi limitati e mai oltre il necessario, sono pertanto da scoraggiare, in quanto un regime di vita bilanciato porta ad un fisico sano, una psiche equilibrata e ad un modus vivendi intelligente.



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