Martedi, 11 marzo 2025 - ORE:12:20

“Mio figlio come Charlie, ma è vivo e felice”: l’appello di una mamma italiana

Si chiama Chiara Paolini, è una maestra elementare di 42 anni e ha un figlio di 9 anni. Quando aveva appena due mesi, al suo piccolo Emanuele è stata diagnostica una malattia metabolica progressiva con riduzione del Dna mitocondriale. Una malattia cioè simile a quella che ha colpito Charlie Gard, il bambino di 10 mesi di cui tutto il mondo sta parlando in questi giorni. La madre di Emanuele ha voluto raccontare la sua storia, ripresa dal quotidiano Avvenire: “Siate umani e siate coraggiosi, lasciate vivere Charlie Gard. Non giudicate la sua vita finché non l’ha vissuta”, è l’appello di Chiara. Ecco perché… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”Tante difficoltà, ma dipinge”]

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Il suo Emanuele era infatti ritenuto destinato a morire già da piccolissimo: a quattro mesi le era stata impartita la Cresima con rito urgente. Il bambino oggi non parla, non cammina, è sordo e parzialmente cieco. Per alimentarsi deve affidarsi a un sondino. Nonostante questo oggi ha nove anni e ama dipingere a tempera, con le mani chiuse a pugno mentre tiene il pennello. Ecco cosa dice mamma Chiara… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”L’appello di mamma Chiara”]

“Mele e Charlie non sono malati terminali, hanno una patologia progressiva e bisogno di un’assistenza molto forte. Anche mio figlio era attaccato al ventilatore per respirare e oggi non può camminare, è nutrito con un sondino naso-gastrico, è parzialmente cieco e non sente, non può piangere né ridere… apparentemente, perché dentro di sé fa tutto questo”, le parole della madre come appello a far sì che non venga interrotta la vita di Charlie.



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